domenica 21 ottobre 2012

Pietro Casu


Pietro Casu nacque a Berchidda il 13 Aprile del 1878, settimo figlio di Salvatore e Maria Apeddu. Nella sua vita fu teologo, predicatore e filosofo. Fu inoltre uno scrittore apprezzato dal pubblico e insegnò Lettere presso i seminari di Ozieri e Sassari. Per quanto riguarda la sua carriera ecclesiastica, divenne prima parroco di Oschiri e poi di Berchidda, suo paese natale nel quale rimase fino alla morte avvenuta il 20 Gennaio del 1954.

Pietro "Perdu" Casu è stato uno dei personaggi più importanti del primo Novecento sardo. Era conosciuto e rispettato per la sua profonda conoscenza delle tematiche sarde, argomento che affrontò in tantissimi interventi pubblicati nelle più importanti riviste e giornali sardi dell'epoca.

Fu anche un profondo conoscitore ed amante della Lingua Sarda che usò spesso nelle sue argute prediche e nei discorsi ufficiali. Scrisse poesie e divenne popolare anche per i suoi romanzi, quasi sempre di carattere edificante, che ebbero un discreto successo di critica e pubblico, come Aurora sarda, Per te Sardegna, La dura tappa, La voragine e altri ancora.

Nel 1979 venne pubblicato il volume Preigas contenente le prediche lasciate manoscritte. Tra queste una delle più conosciute ed apprezzate è quella intitolata S'Imbriaghera: un'affascinante discorso sui danni prodotti dall'utilizzo smoderato del vino e dei liquori. Un "racconto" ricco di riferimenti poetici e letterari, religiosi e filosofici, ma anche carico di immagini realistiche, a volte ironiche, dei danni prodotti dal troppo bere.

Insieme a Antonio Soggiu e Salvatore Carboni, Pietro Casu fu uno dei più importanti esponenti di questo vero e proprio genere letterario che, coma ha scritto Gigi Sanna nell'introduzione dell'importante volume Pulpito, politica e letteratura. Predica e predicatori in lingua sarda

"ha avuto nell'Isola (come in altre parti d'Italia e d'Europa), a partire dalla fine del Settecento per giungere sino ai primi tre decenni del Novecento, non pochi cultori i quali con la loro instancabile attività hanno influenzato, dove più dove meno, la cultura, scritta ed orale, i modi di sentire e di esprimersi di un vastissimo pubblico, popolare e non di ogni zona storica della Sardegna".

Prediche che sicuramente dovevano avere un grande effetto sul pubblico per l'ottimo uso della lingua sarda e per le numerose citazioni "classiche" che il sacerdote di Berchidda era solito fare.

Negli ultimi anni sono usciti diversi lavori, a cura di Giuseppe Ruju e pubblicati dalla casa editrice Della Torre di Cagliari, che permettono di conoscere la vita e l'attività poetica di Pietro Casu in maniera più accurata: del 1994 è il libro intitolato Lettere in versi ad artisti, poeti e amici; dello stesso anno è la raccolta di due poemetti intitolati Su resuscitadu e Sa cantada de sa cuba; mentre del 1995 è la pubblicazione del volume Versos de Sardigna.

Come già accennato, Pietro Casu studiò il sardo e fece importanti ricerche sulla variante logudorese, realizzando un'opera manoscritta, formata da mille e più fogli, che è stata stampata da poco, nel 2002, dalla Ilisso in collaborazione con l'ISRE. Il titolo dell'opera è Vocabolario Sardo Logudorese - Italiano.

Infine, tradusse in sardo poesie italiane e straniere e fu famoso per aver realizzato la traduzione in lingua sarda logudorese della Divina Commedia, pubblicata a Ozieri nel 1929 dalla "Editrice F. Niedda e figli" col titolo Sa Divina Cumedia de Dante in limba salda.

Da più di dieci anni il Comune di Berchidda e l'Associazione Eredi organizzano il Premio di Poesia Pietro Casu.