lunedì 15 febbraio 2016

Premio di poesia Saboris e coloris de Iscroca



La A.T. Pro Loco Escolca bandisce la quarta edizione del premio di poesia in lingua sarda SABORIS E COLORIS DE ISCROCA.

Regolamento - Il Premio si articola in due sezioni, con tema libero:

- poesia rimata (massimo di 42 versi);

- poesia in verso libero (massimo di 40 versi);

Ciascun concorrente potrà partecipare ad una sola sezione e con un’opera soltanto.

Il concorso è aperto a tutte le opere inedite e mai premiate, né menzionate o segnalate in altri concorsi, redatte in lingua sarda nelle sue diverse derivazioni o parlate locali (è gradita per motivi di pubblicazione la traduzione in italiano).

Le opere dovranno riportare a fondo pagina le generalità, l’indirizzo, il recapito telefonico ed eventuale e.mail dell’autore, nonché la sezione a cui si partecipa.

Potranno essere inviate:

- per posta elettronica alla mail: teresapiredda@hotmail.it (sarà fornita assicurazione di avvenuta ricezione)

oppure:

- per posta ordinaria (in 5 copie) al seguente indirizzo:Teresa Piredda Paoloni, Via Fausto Luciani, n.11 06132 – Perugia.

Non è richiesta alcuna quota di partecipazione. 

La scadenza è fissata al 29 Febbraio 2016.

La giuria sarà composta da Anna Cristina Serra: Presidente, Paolo Pillonca: Commissario e Teresa Piredda Paoloni: Segretario con diritto di voto.

Le decisioni della giuria sono insindacabili.
Saranno assegnati premi in denaro e/o prodotti locali.

La A.T.Pro Loco si riserva il diritto di pubblicare soltanto le opere premiate senza alcun compenso per gli autori che ne rimarranno, comunque, proprietari.

La cerimonia di premiazione avrà luogo in Escolca (CA) nella primavera del 2016. Tutti i partecipanti saranno avvisati in tempo utile.

La partecipazione al concorso implica la piena accettazione del presente regolamento, pena l’esclusione.

Per informazioni: cell. 3480585951 - 3478323016 E.mail: teresapiredda@hotmail.it


sabato 7 novembre 2015

Cagliari e la lingua sarda: dopo il matrimonio arrivano i figli?

Il nuovo statuto comunale della città di Cagliari, delibera n. 64 / 2015 del 3 novembre 2015, è un documento storico per il riconoscimento della lingua sarda in generale, e del campidanese variante cagliaritana in particolare.

Dopo questo documento della capitale della Sardegna, anche le altre città e gli altri comuni (i tanti che non l'hanno ancora fatto) non avranno più dubbi a considerare sa lìngua/limba sarda di fondamentale importanza per l'identità locale, dei luoghi e delle persone.

Ma cosa dice la delibera? 

Per prima cosa c'è il riconoscimento dei due nomi della città, quello italiano e quello sardo, e del ruolo della comunità cagliaritana: Cagliari, Casteddu in sardo, è erede ed interprete di una tradizione millenaria di donne e di uomini che hanno costruito, con una molteplicità di rapporti interni ed esterni, un comune capace di scrivere, in momenti decisivi per la Sardegna, pagine alte della storia del popolo sardo.

Questo "legame storico" della comunità è di fondamentale importanza per comprendere alcuni punti chiave della nuova identità che si vuole dare alla città, a cominciare, per esempio, dalla toponomasticaIl comune conserva o ripristina la toponomastica originaria dei luoghi quale risulta dalla tradizione scritta ed orale.

Il ripristino della toponomastica in lingua sarda, quella che di fatto è sparita dalla città a partire soprattutto dal Dopoguerra, in nome di una modernità razionalistica male interpretata da politici poco attenti alle peculiarità di Cagliari - Casteddu, è un segno di fondamentale importanza.

Così, dopo aver avuto la possibilità de si cojai in sardu oggi il Comune di Casteddu partorisce i primi figli di questa nuova volontà di essere la capitale di una minoranza linguistica riconosciuta dalla Costituzione italiana, dallo Stato italiano, dall'Europa (nelle sue molteplici forme), dalla Regione Autonoma della Sardegna, e via dicendo.

Ma le leggi non bastano: ci vuole la volontà. E gli esempi, in Italia e in Europa, non mancano: da Bolzano ai paesi ladini, da Barcellona al Belgio. 

Non è un caso quindi che, l'articolo 12 della deliberazione, suddiviso in 3 punti, sia dedicato proprio alla "Tutela e valorizzazione del sardo": 

1. Il comune tutela e valorizza il sardo, ne promuove la diffusione e l'impiego come lingua d'uso quotidiano e, in particolare, nella comunicazione istituzionale con i cittadini, nel rispetto delle norme stabilite dalla regione autonoma della Sardegna e dallo stato italiano. 

2. Il comune introduce l'uso dei toponimi e degli odonimi in lingua sarda, accanto a quelli ufficiali in lingua italiana. 

3. Il comune di Cagliari individua nel plurilinguismo un fattore importante di progresso sociale e di arricchimento culturale, garantisce il rispetto e la tutela di tutte le lingue parlate in città e ne promuove la conoscenza e l'utilizzo.

Non solo quindi il bilinguismo italiano - sardo, ma anche la valorizzazione della altre lingue parlate in città: plurilinguismo come fattore di ricchezza per una città che, nel bene e nel male, è la capitale della più grande minoranza linguistica dello Stato italiano e una città mediterranea, storicamente incrocio di genti e culture che ancora oggi la contraddistinguono.

Po imoi pigaus custa noa cun prexu e abetaus de biri su chi at a sutzèdiri. spereus diarerus chi, de sa coja, nd'arribint is pipius.

Per saperne di più - Po ndi sciri de prus:

Statuto comunale Cagliari - Delibera n. 64 / 2015 (scarica il pdf)

lunedì 26 ottobre 2015

Sardegna leggendaria

Sardegna leggendaria
Quella raccontata da Stanis Manca è una Sardegna sospesa tra storia e leggenda: una terra ancora ricca di usi, costumi e personaggi che riempiono di stupore il lettore moderno abituato a vivere nella grande città.

Viaggiare in Sardegna significa tuffarsi nel Mediterraneo nella sua forma più completa. Un luogo contraddistinto non solo da una determinata posizione geografica, ma soprattutto sociale e morale. Terra antica, abitata da popolazioni che storicamente si sono succedute le une dopo le altre, lasciando segni intangibili, ancora visibili all’occhio più attento e curioso.

In queste cronache ed escursioni c’è tutta la Sardegna di fine Ottocento, ancora sospesa tra mito e realtà, per certi versi simile a quella descritta da viaggiatori famosi come Valery, Tyndale e von Maltzan. 

C’è la Sardegna attraversata da sud a nord da un impetuoso fermento culturale, nonostante banditi e grassazioni: c’è Sassari, con i suoi stretti vicoli impregnati di ricordi e di odori, cantata dal poeta Pompeo Calvia; c’è Nuoro, l’Atene Sarda, città di poeti, novellieri e artisti; c’è Cagliari col suo ricco e variopinto mercato e i suoi spagnoleschi balconi dove le donne dagli ardenti occhi castani fastìgiant coi loro morosi; ci sono gli usi e i costumi delle zone interne; c’è la cultura più vera dell’isola, quella dei poeti estemporanei che sembrano usciti da una pagine dell’Iliade.

Scritti con piglio ironico e avvincente, i racconti e le cronache contenuti in questa raccolta restituiscono al lettore contemporaneo una Sardegna ricca di personaggi e luoghi fuori dal comune; una terra sospesa tra presente e futuro dove il teatro è ancora poesia, e dove la tradizione, con le sue feste e la sua musica, si sposa a meraviglia con la modernità, rappresentata da Grazia Deledda, sa fèmina che voleva fare la scrittrice, ultima eroina di una terra leggendaria ormai scomparsa.

La presente edizione di Sardegna leggendaria contiene le sette “cronache ed escursioni” più famose di Stanis Manca: Il celebre cacciatore Fronteddu, Pasqua a Sassari, Ne’ vicoli di Sassari, Storie di banditi e grassatori, Altri vecchi aneddoti, Una festa sul monte Gonari, Il poeta di Nuoro. Fanno parte della presente raccolta anche altri quattro scritti:Medaglioni Sardi: Grazia Deledda, pubblicato nel 1892 in “Vita Sarda”; L’amore in Sardegna, Gastronomia sarda, Le gare poetiche in Sardegna, pubblicati tra il 1909 e il 1913 nelle pagine della rivista “La Lettura”.

L’autore – Stanislao Manca nacque a Sassari nel 1865 e morì a Milano nel 1916. Scrittore e giornalista, fu un apprezzato recensore teatrale e critico drammatico della “Tribuna” di Roma. Curò originali monografie dedicate ad autori ed attori del panorama teatrale italiano a cavallo tra Ottocento e Novecento Sino alla morte collaborò con diverse riviste culturali, realizzando pregevoli interventi sulla cultura sarda: poesia, musica, tradizioni popolari, usi e costumi, enogastronomia.

L’eBook – La presente edizione, dotata di un funzionale sommario e di una nota introduttiva, è stata progettata per i dispositivi e le applicazioni di lettura digitale. Il testo è stato sottoposto ad un attento lavoro di correzione ed è stato regolarizzato secondo le norme grafiche attualmente in uso, in modo da agevolarne la lettura e la fruizione.

sabato 4 gennaio 2014

Sardegna Possibile: dove firmare per le elezioni 2014

Il presidente Cappellacci sta facendo di tutto per evitare che i suoi avversari si presentino alle elezioni.

Sardegna Possibile deve raccogliere 16.000 firme entro il 9 gennaio per poter partecipare alla tornata elettorale e proporre il proprio programma di governo.

Contro l'arroganza di chi vuol vincere a tutti i costi abbiamo bisogno di democrazia.

Anche se non voterai per la nostra coalizione aiutaci a partecipare.

Per poter firmare occorre esibire un documento valido di identità, i principali sono: 
Carta d'identità, 
Patente di guida (tutte), 
Passaporto

Le circoscrizioni corrispondono alle 8 province abolite, in ognuna di esse viene presentata una lista diversa dalle altre, i sottoscrittori devono firmare per le liste legate alla propria residenza.

IMPORTANTISSIMO: si può firmare per una sola lista in assoluto, l'apposizione della propria firma per più liste comporta sanzioni amministrative di rilievo.

Dove firmare:

Provincia di Cagliari
Cagliari, via S. Benedetto 33 - Sede Sardegna Possibile - dalle 9 alle 20.
Cagliari, via Napoli 62 - Spazio A (orari di apertura).
Assemini, Via Sassari 93 - dalle 16 alle 18.

Provincia di Sassari
Sassari, via Turritana 24
Sassari, via Torre Tonda 42 - Libreria Odradek

Provincia Gallura
Olbia, via Barcellona 77 - Bar Alessio
Tempio, piazza Gallura 1 - Libreria Massimo Dessena
La Maddalena, via de Amicis 7 

Provincia di Oristano
Oristano, via Diego Contini 23 

Provincia di Nuoro
Nuoro, via Chironi (angolo via Giustiquartu) Sede Sardegna Possibile
Macomer, Località Su Teracu (Referente Valeria Tola Sedda)

Provincia Ogliastra
Contattare Nadir Congiu su Facebook o via telefono al 329 588 9470.

Per saperne di più:
Raccolta firme per la presentazione di Sardegna Possibile